Il Coronavirus spiegato ai bambini: quali linguaggi e contenuti utilizzare
Sicuramente molti di voi si stanno trovando ad affrontare la spinosa questione del come spiegare ai bambini quello che sta accadendo. L’emergenza sanitaria del coronavirus è un fenomeno che ha drasticamente modificato lo stile di vita di tutti, determinando ripercussioni a livello sociale e psicologico.
I bambini non sono immuni da tutto questo, e il loro vissuto emotivo va ascoltato, accolto e rielaborato insieme.
Questo articolo ha l’obiettivo di rispondere alle necessità dei genitori che si stanno interrogando su quali contenuti trasmettere ai bambini e quali canali comunicativi utilizzare.
Di seguito alcuni elementi da tenere in considerazione per affrontare il dialogo con i bambini:
- Disponibilità all’ascolto: E’ importante invitare i bambini a parlare dell’argomento, senza stimolarli in modo eccessivo. Cercare di capire cosa sanno già, cosa stanno provando e se ci sono dubbi o preoccupazioni sull’argomento. Rassicurate i bambini, facendoli sentire protetti, dimostrando la vostra disponibilità ad affrontare l’argomento, anche successivamente, se dovessero emergere nuove paure. Al di sotto dei 6 anni è preferibile non attivare eccessivamente i bambini, anche perché non dispongono di abilità cognitive adatte a gestire le informazioni. Ciò nonostante, se dovessero porvi delle domande è consigliabile non esimersi dal rispondere.
- Linguaggio semplice e adatto all’età: Senza dubbio è importante parlare ai bambini in modo chiaro, semplice e comprensibile per la loro età, spiegando quello che sta succedendo, trasmettendo contenuti in un clima di tranquillità e fiducia. Questo perché i bambini tendono comunque a costruirsi una loro immagine del mondo e delle cose che accadono e, l’impossibilità di confrontarsi con un adulto di riferimento, potrebbe dare adito ad ansie e preoccupazioni.
- Informazioni chiare e veritiere: Possiamo dire ai bambini che si tratta di una situazione nuova, in cui siamo tutti un po’ spaesati, ma che possiamo trovare degli aspetti positivi in questa novità. Tutte le persone devono rimanere in casa per evitare che il virus (che possiamo descrivere come un esserino molto piccolo) possa far star male tante persone. Possiamo dire loro che ci sono tanti dottori bravi che si stanno dando da fare per curare chi si è ammalato e per trovare una medicina. Sicuramente per i più piccoli, evitare l’esposizione alle informazioni mediatiche; mentre con i ragazzi è preferibili che l’accesso ai contenuti sull’argomento venga supervisionato da un adulto.
- Rassicurazione e contenimento: Accogliete le emozioni che i bambini provano: l’ansia, la paura, la noia, la tristezza. Sono tutte legittime e congrue alla situazione, per questa ragione è importante non svalutare o ignorare questi vissuti emotivi. L’adulto, infatti, costituisce una sorta di contenitore in cui pensieri, emozioni e preoccupazioni possono essere depositati ed elaborati insieme. I bambini inoltre tendono ad assorbire il vissuto emotivo di chi gli sta intorno, proprio perché la loro regolazione degli stati emotivi è calibrata sulla base di come l’adulto di riferimento regola le proprie emozioni. Chiaramente non è facile trasmettere tranquillità e serenità quando si è preoccupati, per questo motivo come adulti abbiamo il compito di riconoscere e regolare le nostre ansie per fare in modo che non vengano trasmesse, anche inconsapevolmente, ai figli.
- Gioco e attività condivise: Il dialogo, come anche la trasmissione delle buone pratiche per garantire l’igiene e rispettare le norme, può passare attraverso piccoli giochi, avventure, storie e filastrocche. Il modo migliore per affrontare la questione è proprio attraverso il gioco: uno strumento che i bambini padroneggiano e che gli consente di entrare meglio in contatto con le emozioni.
Sulle nostre pagine Facebook e Instagram sono condivise attività e letture da svolgere in famiglia per trascorrere del tempo insieme e affrontare, attraverso attività ludico-espressive, gli aspetti emotivi che naturalmente si accompagnano a questa fase così particolare e delicata.
Giulia Lauri
*Psy+ Onlus è un’organizzazione che si occupa di rendere la psicologia accessibile a tutti. Per informazioni su trattamenti e accesso a percorsi di sostegno, contattare il numero verde 800.91.04.89 o visitare la sezione del Centro di Consulenza Clinica Psicologica del nostro sito.
**Note sull'autrice. Giulia Lauri è Psicologa, Psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e Dottore di Ricerca in Psicologia e Scienze Cognitive. Ha lavorato presso il Laboratorio di Psicofisiologia del Sonno del Dipartimento di Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma, collaborando alla realizzazione di studi sul sonno sia nella ricerca di base che nella clinica. Svolge attività consulenza psicologico-clinica e psicoterapia a Roma. Si occupa di progettazione, gestione e attuazione della programmazione educativa della Fattoria didattica "Terra del vento". Ha partecipato, in qualità di relatore, a congressi nazionali ed è autrice di articoli e pubblicazioni scientifiche. Con Psy+ Onlus ha collaborato all'interno del progetto di intervento a sostegno delle persone colpite dal sisma del centro Italia ed è inserita nell'area dei servizi di psicologia scolastica.