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Psy+ ad Accumoli con Intersos per le vittime del terremoto

Da giovedì 25 agosto Psy+ Onlus è stata presente nel campo allestito dalla Protezione Civile ad Accumoli per offrire sostegno psicologico alle vittime del terremoto ed ai soccorritori. Fra i servizi proposti, oltre agli interventi individuali, familiari e di gruppo, Intersos e Psy+ hanno attivato uno spazio child friendly ed una biblioteca a disposizione di tutti. Sono stati altresì attivati i primi interventi di empowerment di comunità orientati a ricostruire le reti di relazioni ed a valorizzare le risorse locali di resilienza. Pienamente integrata nella rete dei servizi alle vittime coordinata dalla Protezione Civile, l'operatività dei professionisti di Psy+ ed Intersos ha consentito di offrire sostegno alle numerose famiglie che hanno perso beni ed affetti e che stanno vivendo giorni drammatici, nei quali la memoria del terremoto viene senza sosta richiamata dal susseguirsi delle scosse di assestamento.

Terremoto Centro Italia – da Agosto 2016, sostegno psicologico ed empowerment di comunità

La notte del 24 agosto 2016, dopo una serie di eventi sismici nelle province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia, una scossa di magnitudo 6.0 con epicentro nel comune di Accumoli ha causato 299 morti e 388 feriti. Dal 25 agosto 2016 Psy+ Onlus è stata presente nel campo allestito ad Accumoli, rendendosi disponibile, insieme ad INTERSOS per garantire interventi professionali a sostegno delle persone che hanno subito il terremoto, nonché dei loro soccorritori, attraverso la presenza costante di 2-4 volontari nel campo di Accumoli e l’attivazione di un’équipe itinerante incaricata di visitare le frazioni più isolate.

Terremoto centro Italia, sostegno psicologico ed empowerment di comunità in numeri

Il 16 Giugno 2018 si è concluso il progetto "Ricostruiamo le persone" con la "Festa dell'Arrivederci" nel campo sportivo di Accumoli, dove tutto era cominciato il 25 Agosto 2016, dopo che il sisma del centro Italia, aveva sconvolto le comunità locali. Da allora c'è stato lavoro, progetti, fatica ma soprattutto la costruzione di una relazione speciale con una comunità ferita ma tenace e resiliente. Dall’intervento di primo soccorso psicologico nel campo allestito dalla Protezione Civile ad Accumoli, alle attività di ascolto, orientamento e sostegno erogate a S.Benedetto del Tronto, al successivo accompagnamento dei beneficiari nei luoghi d’origine di Accumoli e Amatrice, abbiamo ininterrottamente offerto servizi di consulenza psicologica, psicopedagogica e di empowerment di comunità occupandoci anche dei più piccoli con laboratori artistico-espressivi e campi estivi.

Tomas e Terremoto

Pe.R.Co.rrere"Percorsi di resilienza comunitaria” è un progetto ActionAid Italia / PsyPlus Onlus sostenuto dal Fondo di BeneficenzaIntesa Sanpaolo

Tomas e Terremotoracconta la prospettiva di un bambino al cospetto di Terremoto, un gigante “ineluttabile e imprevedibile” che “squassa e devasta”.

La matita di Kanjano ha colto gli aspetti fondamentali di ciò che operatori e psicologi hanno potuto osservare in tre anni di lavoro sul campo, dall’emergenza al post emergenza, dai monti Sibillini e della Laga alla costa Marchigiana, sempre al fianco delle popolazioni più colpite. 

Nell’immediato dopo sisma, con Intersos, PsyPlus ha proposto percorsi di sostegno psicologico volti all’elaborazione del trauma. Successivamente, con ActionAid, abbiamo pensato Pe.R.Co.rrere - Percorsi di resilienza comunitaria, un progetto realizzato grazie al sostegno del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo. Quando la popolazione è ritornata nel proprio territorio, al rientro dagli alloggi temporanei sulla costa, le persone hanno dovuto confrontarsi con uno spazio "sconosciuto", deformato, luttuoso.

Gli spazi aggregativi e la quotidinità abituale erano ormai perduti; nei moduli abitativi prefabbricati, ci si confrontava con il lutto dei luoghi e con la scomparsa di consuetudini che da sempre ritmavano l'esistenza. Attenti alle richieste di supporto psicologico, abbiamo osservato un progressivo cambiamento nel corso dei mesi, un calo delle sintomatologie post-traumatiche ed una crescita delle difficoltà di adattamento, delle problematiche genitoriali, relazionali, e dei vissuti di isolamento.

Ci siamo concentrati sul contenimento delle manifestazioni post-traumatiche e su azioni di empowerment delle comunità, stimolando la partecipazione attiva alla ricostruzione e cercando di offrire ai destinatari strumenti per contrastare il senso di precarietà ed i vissuti di abbandono. Una particolare attenzione è stata dedicata alla scuola, pilastro della società, luogo di "ricostruzione del futuro", contesto in cui sono stati promossi servizi psicologici e formativi, ad Arquata del Tronto, Camerino, Serravalle del Chienti e Muccia.

Proprio nelle scuole abbiamo conosciuto tante bambine e bambini come Tomas. Con il coinvolgimento delle associazioni locali, il progetto ha contribuito a formare comunità più aperte e coese, attraverso pratiche di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva.

Abbiamo in questo senso accompagnato le amiche e gli amici della Banda Musicale di Accumoli, seguendo da vicino la loro intensa attività, in tutta Italia, guidati dalla grancassa che porta inciso il motto “Perché la Musica Continui”. Con loro abbiamo realizzato le giornate musicali accumolesi, che hanno ospitato ad Accumoli studentesse e studenti da tutta Italia, impegnati in masterclass tenute da musicisti dell’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia e dei Wiener Philarmoniker. Con bambine e bambini, adolescenti, anziane e anziani di Accumoli, abbiamo prodotto in maniera collaborativa, il documentario “Lettere da Accumoli”, testimonianza del fatto che è possibile un’altra narrazione dei luoghi del sisma, luoghi dove torna ad essere pensabile vivere.

Ad Ussita, con le associazioni locali, abbiamo contribuito alla riscoperta del Piantamaggio,rito la cui tradizione si era persa da ormai 20 anni; a Pescara del Tronto abbiamo affiancato la popolazione nel fare memoria della vita prima del sisma ed a tracciare elementi per la ricostruzione nel libro “Un viaggio nella memoria di Pescara del Tronto”; ad Amatrice abbiamo facilitato la valutazione dal basso della risposta all’emergenza. Nei 18 mesi di Pe.R.Co.rrere, sono stati erogati 948 interventi in attività di Unità Mobile di Prossimità, Sportello di Supporto Psicologico, Laboratori Artistico Espressivi, Consulenza Psico-Pedagogica ed Empowerment di Comunità, coinvolgendo 346 persone nei territori del cratere laziale e marchigiano.

Nei percorsi di partecipazione 288 persone sono state coinvolte in focus group, interviste individuali, laboratori aperti. A Gennaio 2020 il progetto Pe.R.Co.rrere è terminato. Come operatrici e operatori sappiamo che le chiusure portano con sé naturali complessità in termini di elaborazione, anche in noi stessi. Alla fine di un percorso così importante, sappiamo però che le persone beneficiarie dei nostri interventi torneranno ad essere “solide e sorprendenti” come le montagne su cui vivono, che il tempo trascorso insieme, sarà un pezzo importante della loro e della nostra identità; citando Claudio Magris, siamo “Tempo Rappreso”: non solo «il nostro presente, ma anche quel labirinto di tempi ed epoche diverse che si intrecciano in un paesaggio e lo costituiscono».

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