Migranti e resilienza: l'arte di navigare sui torrenti
Lo psicoanalista Cyrulnik Boris definisce la resilienza come "l’arte di navigare sui torrenti”, un navigare difficile e impegnativo ma non solitario perché in relazione con l’ambiente esterno.
In psicologia, la resilienza si configura come un processo di mutazione che permette di trasformare le ostilità in occasioni di rinnovamento e di strutturare strade alternative, evitando o annullando quelle diventate impraticabili e nemiche. La resilienza a situazioni avverse dipende dunque da una combinazione, cumulativa e interattiva, di fattori di rischio e fattori protettivi genetici, personali e ambientali.